Strategia di Resilienza Urbana: Lighthouse - Genova Città Faro
Anno 2020. Le città stanno cambiando, la comunità scientifica internazionale ha previsto che entro il 2050 le aree urbane europee ospiteranno l’82% della popolazione. Il cambiamento demografico richiederà una profonda trasformazione dell’ambiente urbano, del suo tessuto socio-economico e dei servizi pubblici offerti al cittadino.
A fronte di ciò, il Comune di Genova ha approvato una Strategia di Resilienza Urbana, denominata “GENOVA LIGHTHOUSE – CITTÀ FARO”, un documento di visione strategica della resilienza della città intesa come paradigma smart di trasformazione urbana che permetterà di essere preparati ad affrontare le sfide che i grandi trend di cambiamento globale (climatico, demografico, tecnologico/digitale) rifletteranno a livello locale.
La Strategia è articolata su tre grandi Asset, rispettivamente Green, Grey e Soft, qualificati da elementi cardine e dai rispettivi temi che, a loro volta, già indicano quelle che potrebbero essere le soluzioni praticabili in vista di effetti che potranno prodursi, a fronte di importanti cambiamenti, nel medio-lungo periodo. Ogni asset prevede una specifica rete di Partners e il conseguente ruolo della Pubblica Amministrazione, coinvolti insieme per lavorare e sostenere il processo di trasformazione urbana. Citando un esempio, l’Asset Green vedrà Istituzioni e Ricerca come Partner d’elezione per ridisegnare gli spazi pubblici e per stabilire connessioni ambientali sostenibili.
La conoscenza dei benefici che un ambiente urbano può trarre da una corretta gestione dei propri servizi ecosistemici e dallo sviluppo di nuove tecnologie può contribuire a rendere lo spazio urbano più sicuro, più salubre e più confortevole. Di fatto la tecnologia, i processi e gli strumenti della transizione digitale (si pensi alla Robotica, all’Intelligenza Artificiale o ai Big Data) potranno consentire di migliorare in modo rilevante le capacità di anticipazione in relazione ai fenomeni connessi ai grandi trend di cambiamento globale. I temi primari trattati nell’ambito dell’Asset green saranno quindi lo sviluppo sostenibile, la prevenzione e l’adattamento al cambiamento climatico, l’Agenda urbana locale e il SECAP. L’Agenda urbana locale sarà lo strumento utile a replicare, a livello cittadino e di quartiere, il modello di approccio alle tematiche di stretta rilevanza per il sistema urbanizzato, secondo le proprietà individuate a livello europeo ed internazionale, mentre il SECAP (Sustainable Energy & Climate Action Plan) sarà inteso come Piano operativo, esecutivo degli impegni assunti sui temi della transizione energetica e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
L’Asset grey, invece, avrà come pilastri lo sviluppo innovativo delle infrastrutture e, in particolare, quello delle reti di erogazione dei servizi di diversa natura e quello delle comunicazioni e della diffusione delle informazioni. L’obiettivo è assicurare innovazione e garantire continuità e qualità dei servizi dell’intero sistema cittadino. I principali temi saranno quindi la mappatura della distribuzione e della copertura delle diverse infrastrutture sia sul territorio comunale, sia nella più ampia area funzionalead essa connessa; il controllo delle condizioni e il monitoraggio della salute delle infrastrutture in funzione di una manutenzione preventiva ed infine la progettazione innovativa, sia fisica che concettuale, tale da migliorare le proprietà di sicurezza e flessibilità delle reti in in un quadro di governance condivisa capace di promuovere e accelerare i processi più generali di innovazione territoriale.
L’ultimo Asset, denominato Soft, è il pù ampio dei tre asset contenuti nella strategia, riunisce infatti i due ambiti generali della Governance e dei sistemi socio-economici. I pilastri sono la community cittadina, le imprese e gli impatti economici. In questo caso tra i temi più importanti sarà considerata l’analisi della vulnerabilità e dei costi/benefici per orientare le risorse e migliorare i processi decisionali; la pianificazione integrata e il welfare, nonchè la community resiliente e la resilienza organizzativa dei processi istituzionali mirati a innovare e migliorare un portfolio di servizi, conservando una necessaria solidità in un contesto di rapida evoluzione e cambiamento.
La Strategia di Resilienza cittadina prevede come strumento di attuazione un Action Plan che si concentra sul cambiamento della legislazione locale a supporto della resilienza territoriale, identificando nuovi modelli di partnership pubblico-privato, garantendo che le azioni e gli interventi siano sostenibili e che monitorino i risultati e i relativi effetti. La città potrà agire in maniera proattiva, per migliorare la qualità della vita delle persone e dell’ecosistema urbano nei suoi modelli di governance, nella capacità di crescita e di acquisizione di nuove competenze senza lasciare indietro nessuno, nella sua trasformazione in un territorio attrattivo e ricco d’innovazione per i contesti locali, nazionali e internazionali, con solide opportunità di veicolare finanziamenti a supporto della programmazione delle attività e delle azioni intraprese. Una strategia volta quindi al rafforzamento della capacità cittadina di adattarsi e di crescere di fronte a situazioni di stress e di shock; una strategia che fa della resilienza organizzativa un paradigma di azione amministrativa; una strategia che, infine, fa della Community Resiliente un suo cavallo di battaglia, per l’integrazione di un sistema plurale in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini, di generare ricchezza in modo sostenibile, di garantire diritti e partecipazione e di aumentare la qualità della vita di tutti i suoi componenti.
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