BIOECONOMY DAY - LIGURIA 2020

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Il 24 settembre 2020 si è svolta in tutta Italia, e rigorosamente online, il Bioeconomy day, una giornata dedicata interamente alla Bioeconomia e all’Economia Circolare, organizzata dal Cluster Tecnologico Nazionale “SPRING”. Anche la regione Liguria ha partecipato a questa giornata con un suo evento, organizzato da TICASS (Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile), Università degli Studi di Genova e INSTM (Istituto Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali).

Dopo un’importante introduzione sullo stato dell’arte e le prospettive a livello europeo e nazionale, sono stati presentati numerosi  progetti europei a valenza regionale come, ad esempio, Bioplastic Europe, progetto che si occupa dello studio dell’analisi e della produzione di plastiche rinnovabili in ambito europeo; Prismamed, relativo alla riduzione dei rifiuti e degli scarti derivanti dalla pesca attraverso l’adozione di un sistema di governance e di gestione integrata; FORCE PROJECT, avente l’obiettivo di ridurre al minimo la dispersione di materiali dall’economia lineare e di lavorare verso un'economia circolare. Ed è proprio quest’ultimo punto ad essere l’elemento cardine di tutti e tre i progetti presentati durante la conferenza: la Circular Economy per, rispettivamente ai progetti, favorire la creazione di plastiche sostenibili attraverso innovazioni tecniche, politiche e modelli di business; valorizzare i rifiuti della pesca e dell’acquacoltura e, infine, per favorire opportunità e sinergie nel settore della bioeconomia.

Insieme ad altre tre città europee, quali Copenhagen, Amburgo e Lisbona, il Comune di Genova è impegnato attivamente nell’ambito del progetto FORCE ed è leader della filiera del legno e dei rifiuti legnosi. Il focus del progetto si basa sul coinvolgimento delle imprese, dei cittadini e del mondo accademico in 16 partenariati partecipativi basati sulla catena del valore per creare e sviluppare soluzioni eco-innovative. Ogni filiera presenta le proprie barriere e opportunità, le prime superabili grazie al valore del partenariato locale e di tutti gli stakeholder coinvolti. Il grande impatto atteso è quello di migliorare i sistemi di raccolta, reingegnerizzare le filiere ed effettuare quindi un importante salto di qualità: lavorare per arrivare all’economia circolare 4.0, convertire quello che era il concetto classico di riciclo in Upcycle e Reuse.

La conferenza è proseguita con altri interventi relativi a iniziative territoriali da parte di AMIU, Spiga Nord (azienda familiare e leader nella valorizzazione della glicerina derivante dalla produzione di biodiesel o dall'industria Olearia) e del gruppo Fratelli Parodi, i quali hanno presentato esempi di Bioeconomia applicati all'industria chimica e standard di sostenibilità per prodotti bio-based. Altri interventi, invece, sono stati condotti da parte degli Enti di ricerca come il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università degli studi di Genova.

Infine, di fondamentale importanza è stato il contributo da parte di Matteo Campora, Assessore ai Trasporti, Mobilità integrata, Ambiente, Rifiuti, Animali ed Energia del Comune di Genova, il quale, nell’ambito delle Strategie e delle Politiche di Sviluppo regionale, ha introdotto il tema della Resilienza come approccio sistemico allo sviluppo economico sostenibile, la Strategia Lighthouse e l’Action Plan Genova 2050, con focus sull’azione PLASTIC4BIO.

“La resilienza” afferma l’assessore Campora “ha permeato il nostro modello di approccio alla gestione degli eventi inattesi, favorendo la crescita delle nostre capacità di risposta agli stessi e permettendoci di tracciare la rotta per un traguardo ambizioso di crescita sostenibile nel medio lungo periodo”.

Recentemente, Il Comune di Genova ha approvato  “GENOVA LIGHTHOUSE - CITTA' FARO”, un documento di visione strategica della resilienza della città intesa come paradigma smart di trasformazione urbana che ci permetterà di essere preparati ad affrontare le sfide che i grandi trend di cambiamento globale (climatico, demografico, tecnologico/digitale) rifletteranno a livello locale.

Attraverso le azioni scelte per attuare la strategia e presto disponibili nell’Action Plan Genova 2050 la città potrà agire in maniera proattiva, per migliorare la qualità della vita delle persone e dell’ecosistema urbano nei suoi modelli di governance, nella capacità di crescita e di acquisizione di nuove competenze senza lasciare indietro nessuno, nella sua trasformazione in un territorio attrattivo e ricco di innovazione per i contesti locali, nazionali e internazionali, con solide opportunità di veicolare finanziamenti a supporto della programmazione delle attività e delle azioni intraprese.

L’Action Plan prevede 15 azioni mirate al rafforzamento del tessuto urbano e periurbano connesse ai tre asset di intervento individuati dalla Strategia, ossia GREY dedicato alla progettazione innovativa e ottimizzazione infrastrutture, GREEN riferito alla Rigenerazione Urbana e Sviluppo Sostenibile e SOFT rivolto alle communities e alle imprese, con uno spinta particolare alla revisione dei regolamenti locali a supporto della resilienza territoriale, alla sperimentazione di processi di partenariato pubblico-privato e della combinazione degli strumenti di funding per favorire le migliori opportunità di crescita.

L’assessore ricorda inoltre l’importanza della riduzione del proprio “carbon footprint” come scelta necessaria anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici oltre che l'inquinamento, in modo da guadagnare reputazione e attrarre investitori di oggi e di domani sensibili al tema della finanza sostenibile che segnerà il passo nel prossimo futuro. A tale proposito particolare spazio ha preso l’azione PLASTIC4BIO, proposta come contributo innovativo per la trasformazione delle linee di produzione ordinarie, in cui è previsto lo studio e la sperimentazione locale, nel principale distretto logistico di distribuzione alimentare ortofrutticola, della sostituzione di alcuni materiali di packaging tradizionali con altri compostabili ricavati da fibre vegetali di scarto raccolte nello stesso distretto.

Il Bioeconomy day è stato una grande occasione per far conoscere ed approfondire - non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai cittadini interessati - l’importanza che attività e iniziative in questi ambiti assumeranno nel prossimo futuro per una crescita sostenibile, soprattutto a livello regionale.

Ancora una volta è di fondamentale rilevanza sottolineare che il tema dei rifiuti e della loro valorizzazione in un ciclo virtuoso di economia circolare sono essenziali per una comunità e contesto urbano che guarda al futuro in termini di sviluppo sostenibile e di osservanza delle disposizioni internazionali ed europee (Green Deal, Climate Pact e Climate Law, Piano europeo per l’Economia Circolare).

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